Bergoglio, Napolitano due anime opposte che si incontrano
Napolitano accoglie Papa Francesco
«In Italia clima avvelenato, non c’è dialogo»
Il capo dello Stato richiama le parole del pontefice sulla necessità di un incontro anche con «i più lontani e gli avversari».
Napolitano è forse convinto di rivolgersi ad uno sprovveduto, all'ipocrisia papale che ha da sempre contraddistinto i papi precedenti, peccato che questo Papa abbia già ampiamente dimostrato ed in pochissimo tempo di essere fatto di tutt'altra pasta. Di certo non tutto è stato risolto nel girone dantesco che è il Vaticano (un esempio ne è il caso del sacerdote pedofilo di Bolzano), ma è pur vero che di fronte ad un uomo che riveste il ruolo più delicato che si possa ricoprire sulla terra e cioè dare significato e concretezza all'esempio di Gesù e Papa Francesco sta facendo il possibile per dare un volto nuovo, mai visto prima (se non in un potenziale Papa Luciani), forse il nostro Presidente avrebbe fatto meglio a pensare ad una confessione piuttosto che a tale esternazione.
Il Presidente della Repubblica che l'Italia annoveri è certamente stato Francesco Cossiga e non vorrei che la sua dipartita ce lo facesse mai dimenticare.
Giorgio Napolitano si è rivelato (per me non è mai stata una sorpresa poiché conosco il suo operato da decenni) essere di un'ipocrisia unica, pur tentando di mascherarla attraverso la sua figura di uomo anziano e saggio oltreché assolutamente utile ed indispensabile.
Da cosa nasce il senso di enorme disprezzo da parte mia nei confronti di un essere tale? E' molto semplice, parliamo di un uomo di 93 anni, che ha conosciuto la guerra, la resistenza, il significato del sacrificio che porta con sé la parola partigiano e per lui anche comunismo, ma che da quando ha ricoperto questa carica, si è scoperto essere il più grande servo americano, tutte le sue iniziative apparentemente volte a ricucire una situazione difficile e complessa come la nostra, altro non sono state che il frutto di ordini da eseguire con pedissequità, portandoci ovviamente ad un danno ulteriore di cui ancora oggi è difficile trarne le conseguenze per il futuro dello Stato.
Ebbene se a quella età non temi il tuo futuro, che per un credente sono o l'inferno o il Paradiso, allora sei un'uomo vuoto, senza più alcuna speranza, come Papa Francesco, così Napolitano avrebbe potuto dare un segnale vero di rivoluzione culturale e concreta al Paese, ne ha perso l'occasione pur beneficiando addirittura di due mandati.
L'unica speranza che possa tenere ancora viva questo Paese è che prima o poi arrivi un Presidente capace di dare un volto totalmente nuovo all'Italia, stravolgendola e cancellando il fetore che da sempre avvolge l'aria che respiriamo dato dalle stragi e dagli assassinii irrisolti della nostra storia
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