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Con i pantaloni abbassati
Di M. Cazora (del 17/12/2014 @ 11:26:01, in Parole senza deferenza, linkato 2569 volte)
Marò: Gentiloni: "Obbligati a reagire in modo fermo e unitario". Ho sempre guardato con occhi impietosi a chi si comporta in modo forte con i deboli e debole con i forti. L'Italia è da sempre così, la sua storia secolare ce lo insegna. La vicenda tristemente spiacevole ( per i due pescatori indiani uccisi ) è l'ennesima riprova di come l'essere umano sia capace di tutto pur di raggiungere i propri scopi, passando sopra tutto e tutti. In un mondo nel quale dopo circa 5 milioni di anni l'uomo invece di progredire regredisce, le dichiarazioni diplomatiche italiane non sorprendono più. Mi viene in mente l'incontro avvenuto ieri a Roma tra Renzi e Netanyahu. Accolto ovviamente con tutti gli onori anche da Kerry lo stesso dichiarava: "Ho detto a Kerry che i tentativi dei palestinesi e di alcuni Paesi europei di imporre condizioni a Israele avranno il solo effetto di deteriorare la situazione nella regione e rappresentano un pericolo per noi. Per cui ci opporremo con vigore". Eccoci tutti uguali ad azzannare il prossimo con la pretesa sentita e giustificata, di non rispettare le regole perché ognuno di noi ne è sopra o si sente in diritto di esserlo. Se dopo 5 milioni di anni, ripeto, l'uomo non ha ancora capito che aldilà del proprio credo religioso chi uccide non per difendersi merita il giudizio della comunità attraverso tutti gli strumenti necessari, allora non possiamo aspettarci che le generazioni attuali e future possano sapere cosa sia il senso del dovere ed il rispetto verso il prossimo. L'Italia in 80 anni quasi di storia repubblicana è il Paese nel quale si sono "osservate" più stragi ed omicidi impuniti tra tutti i paesi "occidentali". Eppure nonostante non vi sia una verità processuale, perché mai voluta, conosciamo bene i colpevoli. Pensare che se partiamo da lontanissimo, 1º maggio 1947, strage di Portella della Ginestra, sappiamo che nonostante il braccio di un fantomatico Salvatore Giuliano, bandito forse poi ucciso dai Carabinieri (ancora non lo sappiamo) la mente fu quella della Cia. Ottanta anni ed ancora non si può dire la verità. Strage del Cermis (http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_del_Cermis) i governi Italiani sempre in assoluto silenzio di fronte ai forti. La statunitense Amanda Knox accusata e condannata in primo grado per l'omicidio di Meredith Kercher avvenuto in Italia, oggi se ne sta tranquillamente a casa sua e se venisse condannata in cassazione sempre lì resterebbe, poiché nulla potremmo fare e nulla faremmo nei confronti del nostro "amico americano. Per gli assassini e per le vittime quindi il pendolo si ferma laddove noi desideriamo. E' singolare che al posto della giustizia prevalga l'ipocrisia della viltà o dell'arroganza. Questa volta l'italia ha preso un brutto granchio, pensava di sentirsi forte nonostante la colpa e di comportarsi da tale con un Paese che riteneva e ritiene "minore" ( rievoca brutti ricordi ). Dall'inizio di questa storia si è trovata di fronte invece un' India orgogliosa di far valere i propri diritti e quelli del suo popolo. Ci dichiariamo da sempre un grande Paese, come fossimo unici, speciali e agli occhi del mondo, anche se un mondo sbagliato, ci mostriamo per ciò che siamo veramente e non perdiamo mai l'occasione di farlo. Insomma per usare una metafora che sicuramente è sentita ancor di più in India, l'Italia pensava di aver preso la vacca per la coda ed invece si è ritrova con il toro per le....... Da sempre siamo stati un popolo con i pantaloni abbassati ed all'improvviso vogliamo gridare che in questa casa chi porta i pantaloni siamo noi. Siamo ridicoli, se non fosse che c'è da piangere ancora per i poveri pescatori indiani e per la sofferenza delle loro famiglie ed inoltre inseguiamo un mondo marcio invece di trovare il coraggio di distinguerci e non cogliamo una grande opportunità, quella di mostrare ai Potenti, come si comporta un popolo civile.