Civati: ''A Cofferati risposte volgari, dovremmo dimetterci tutti''
Parto dal presupposto che non trovo di nessuna rilevanza dichiarazioni politiche in questo Paese, da qualunque parte esse vengano, per il semplice fatto che non mi va più da anni di continuare a perseguire la nociva tentazione che molti coglie di proporre cure per uno Stato che non è malato bensì morto. E' morto sul nascere, già con la strage di Portella della Ginestra, figuriamoci oggi che oltre ad aver perso sovranità è anche fallito economicamente.
Trovo però molto interessante questa frase di Civati, perché ben rappresenta questi 70 anni di storia repubblicana.
Lo so, "stiamo" per eleggere il Capo dello Stato, l'Italia va a picco, c'è sempre bisogno di un grande senso di responsabilità.
Se in questo immondo e strano girone chiamato Penisola, gli uomini che detenevano e detengono posti di responsabilità, se il popolo che ha da sempre la maggior responsabilità riguardo la nostra storia, poiché ne è l'attore protagonista, avessero compiuto scelte coerenti, coraggiose, rispettose, non diremmo a chi compie un gesto che definiamo giusto ed esemplare: bravo! Tu hai avuto la forza di farlo ora "dovremmo", no ora lo facciamo tutti e lo facciamo per davvero.
A volte il senso del dovere e della responsabilità ci dovrebbe condurre a comprendere che la storia non si fa con le cose non dette, con le cose non fatte, piuttosto mettendo chi crede di essere padrone del mondo di fronte a qualcosa che mai si sarebbe aspettato di dover affrontare, per il semplice fatto che non ha mai avuto a che fare né con il proprio coraggio né con quello degli altri.
Totò recitava "siamo uomini o caporali?"
Questo paese ha conosciuto quasi solamente caporali, gli uomini veri di contro sono stati uccisi o emarginati.
Civati non lo chiedo a te perché so che non ne saresti mai capace, vorrei tanto chiederlo al popolo, ma sarebbe tempo perso, dimettetevi tutti e lottate per le cose giuste, per un futuro sano, poi mi domando: ma qualcuno lo desidera veramente un mondo sano a parte la propria di salute?
Io mi sono dimesso da un pezzo, non serve certo a nulla, ma almeno non mi fa sentire complice di nessuno e non venitemi a raccontare che se tutti facessero come me questo Paese non cambierebbe mai, lo osservo da decenni purtroppo e non mi mi sono accorto di nessuno che mi abbia mostrato non solo come si cambiano le cose, ma non ho visto arrivare nessuno che volesse davvero cambiarle, non dimenticate che la Politica è quel che è ed è sempre stata, ma il popolo se ne è sempre servito per farsi rappresentare, in Italia sembri non votare mai nessuno, sembra un insieme di gente, di tifosi, che però spesso dopo aver scelto l'allenatore e la squadra, sappiano dare solo la colpa a chi scende in campo.
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