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Ma noi dov'eravamo?
Di M. Cazora (del 13/11/2012 @ 14:30:11, in Parole senza deferenza, linkato 798 volte)
Vorrei sottoporre una riflessione a tutti noi, no, non intendo parlare di politica, anche perché su FB è l’esercizio più comune, anche se curiosamente ogni giorno a tante parole su un social network, non corrispondono le stesse reazioni nella vita reale. Desidero invece provare assieme a voi un esercizio diverso. Molto spesso quando ci troviamo a dover rispondere se siamo cattolici, rispondiamo un po’ tutti allo stesso modo: “sì, ma non osservante”, questo ci teniamo a puntualizzarlo quasi a voler giustificare un nostro atteggiamento nei confronti della religione, che se vogliamo ci fa sentire un leggero senso di colpa, rispetto a poche regole da seguire, andare a messa, confessarci e così via. Mi chiedo, quanti cattolici dando quella risposta così comune, riescano a riflettere riguardo almeno quella che dovrebbero più semplicemente, ma più faticosamente l’osservanza cristiana, quanti di noi infatti oltre a non osservare riti se vogliamo anche un po’ pagani, non sono osservanti perché si riconoscono egoisti, vuoti, privi di rispetto verso il prossimo, incuranti della sofferenza altrui, incapaci di comprendere quando qualcuno sta realmente peggio di noi, quanti si parlano addosso incapaci di ascoltare gli altri poiché solo noi abbiamo qualcosa d’importante da dire, quando rubano ma per loro è diverso, non sono politici, malvagi, opportunisti, vili, bugiardi, ipocriti, disonesti intellettualmente. Alla fine di questo breve elenco, quanti di noi si riconoscono nella mancanza dell’osservanza, non per motivi banali, ma molto più tristemente perché non riescono a mettere in atto nel corso della propria vita, quanto Gesù ci ha insegnato, trasmesso, dimostrato, sacrificando la propria vita per figli ingrati? Già dimenticavo, anche 2.000 anni fa l’essere umano scelse un ladro da salvare ed un “uomo” buono da sacrificare. Però ci lamentiamo quotidianamente rimpallando le nostre responsabilità sempre su qualcun’altro e pretendiamo un Paese migliore, dei politici migliori, un mondo migliore ed un futuro migliore. Se siamo arrivati al peggio, la colpa è sempre di altri. Noi intanto, indifferenti giudichiamo.