Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
STATI UNITI / IRAN
«Tra un anno l'Iran avrà la bomba atomica»
Obama rassicura Israele: li fermeremo
Il presidente Usa dal 20 marzo sarà a Gerusalemme:
«Tutte le opzioni sono sul tavolo, compresa quella militare»
Se ancora qualcuno nutrisse dei dubbi sul fatto che Israele è lo stato più potente al mondo. Obama, premio nobel per la pace, quale? si mette sull'attenti di fronte ai suoi amici sionisti. Tutti tacciono e forse un giorno ci ritroveremo tutti assieme agli ordini di costoro per compiere un altro, l'ennesimo atto di pace compiuto. Chi li ha eletti a detentori del bene o del male? Negli ultimi 60 anni Usa ed Israele si sono macchiati di tanti di quei crimini per i quali dovrebbero essi stessi essere sottoposti a giudizio da parte di tutte le nazioni del mondo.
Continuo a ricordare che gli USA sono stati gli unici ad usare l'atomica e i giapponesi ancora ricordano e ringraziano per un atto di "pace" senza eguali nella storia dell'umanità.
Il vicino Pakistan ha l'atomica, ma viene considerato non so bene con quale criterio un paese stabile e sicuro, ma sicuro per chi?
Gli Stati Uniti hanno fatto negli ultimi anni tabula rasa in nord Africa, per permettere ad Israele di muoversi con la massima agilità, avendo annullato ogni possibile disturbo, gli rimane solo la Siria.
Ma che si sappia, l'Iran anche senza atomica non starà a guardare, possiede armi potentissime, in grado di raggiungerci quando vuole, non ha fatto del male a nessuno, ma siamo pronti a distruggerlo (sempre che ci si riesca) per fare un favore ad un solo paese: Israele.
Che meriti vanta Israele per far scatenare una guerra mondiale per la loro esclusiva voglia di predominio sul mondo?
Attendiamo fiduciosi la definitiva resa di sionisti assassini, che un giorno si ritroveranno soli a pagare il prezzo più alto.
I giudici della Corte d'Appello non hanno ritenuto di sospendere il processo in attesa della decisione della Consulta
«IO COME TORTORA» - «Sono sconcertato: è stata condannata una persona che tutti in Italia sanno essere innocente», ha commentato il generale Nicolò Pollari. «Non voglio fare paragoni - ha aggiunto - ma ricordo che anche Tortora fu condannato a 10 anni». «Come si faccia con serenità a condannare un innocente, che tutti sanno essere tale, è pazzesco. Che razza di esercizio è condannare un innocente?» afferma Pollari. «Io non solo sono estraneo a queste cose - prosegue - ma le ho impedite. Quindi non solo sono innocente, ma sono di più e il segreto di Stato prova la mia innocenza, non la mia colpevolezza». Secondo l'ex capo del Sismi «lo stesso governo ha messo per iscritto che queste attività sono istituzionali e quindi sono lecite. Infine, un'ultima notazione. La cosa che davvero mi sconcerta molto è che in questo processo, segreto di Stato a parte, non sono mai stato messo in condizione di difendermi: non mi è stato consentito neanche di sentire un testimone. Perché? È una domanda alla quale non so rispondere e che dovreste fare ad altri». Pollari dopo la sentenza si chiede: «I governi Prodi, Berlusconi e Monti sono stati dunque i miei complici? E se lo sono stati perché nessuno li interpella?»
E' bene cominciare dicendo che il paragonare il proprio caso giudiziario a quello di Enzo Tortora è un gesto ahimè sempre più di moda e di una volgarità che provoca alla gente comune conati di vomito.
Il soldatino Pollari, come da copione, si esprime in questo modo per raggiungere le orecchie di chi conosce bene affinché capisca, "dice a nuora perché suocera intenda".
Il "caro" Pollari si monta la testa quando afferma che tutti in Italia sanno, dimentica che gli italiani di queste cose e di altre se ne fregano beatamente.
Chi sa dunque? Le persone interessate e qualche curioso.
Chiama in contumace correità tre governi, ma la cosa più interessante e maleodorante è affermare che ciò che è stato fatto nel caso Abu Omar è istituzionale quindi lecito.
Ricordiamo che sono stati condannati agenti della CIA in Italia per questa storia, ora Pollari cortesemente, ci dica: è istituzionale e lecito in Italia rapire qualcuno se a farlo sono i Servizi, nostri o americani ed infine è proprio così istituzionale avere migliaia di persone che dovrebbero lavorare a difesa del nostro Stato ed invece sono dipendenti di un altro ma pagati da noi?
Francia, passa l'articolo chiave sulle nozze gay Bagnasco: «Siamo sull'orlo del baratro»
Intervento del presidente della Cei sulla legge sul matrimonio omosessuale: «Non ne seguiamo le orme»
A Bagnasco rispondo che la Chiesa è già nel baratro, quella che doveva essere la casa dei cristiani, quindi la nostra, di tutti , è divenuta solo la loro e Gesù non ci capita più nemmeno per caso!
Ma trovo ci sia un aspetto estremamente curioso, singolare, comico, se non ci fosse nulla da ridere, ma quando Bagnasco dice noi riferendosi all'Italia, dimentica forse che L'Italia è uno stato laico ed indipendente? Che Città del Vaticano è un altro stato?
Non esiste un solo politico in tutto il panorama nazionale, capace di riprendere la Cei ed invitarla ad esimersi dal "suggerire" la condotta che un altro Paese deve tenere riguardo la propria legiferazione.
Bagnasco non sei il benvenuto e non sei nemmeno in condizione di parlare, poiché da laggiù non ti sente nessuno, tranne ancora i soliti italiani!
PROCESSO SUL RAPIMENTO DELL'EX IMAM ABU OMAR
Caso Abu Omar, condannato a sette anni
l'ex capo della Cia in Italia
In primo grado era stato assolto sulla base dell'immunità diplomatica.
Ma loro sono perfetti, fanno in casa nostra come cazzo gli pare!
Pensate vadano in galera? (risatissima)
Ma la gente si ostina a pensare alle campagne elettorali e non vuol sentire che la politica non conta nulla e non conterà nulla sino a che resteremo schiavi di poteri superiori.
Ma parlano, parlano, tasse, disoccupazione, imprese, redditi, candidati miracolosi.
Italiani non capite un cazzo e avrete ciò che volete!
Raid isreaeliano in Siria. Damasco denuncia:
«Colpito un centro di ricerche scientifiche»
Cacciabombardieri in azione oltre il confine siriano: non accadeva da 5 anni. Due morti e cinque feriti.
Nel mondo si celebra il mondo il "giorno della memoria" ma a quanto pare da decenni sono proprio gli israeliani ad averla corta.
Mi fanno pensare a quella tragica percentuale di pedofili che praticano violenza sui bambini dopo averla subita loro da piccoli.
Israele attraverso questo gesto ha voluto dare un avvertimento agli iraniani.
Israele vuole impadronirsi del mondo con il bene placet degli USA e l'Europa come al solito è costretta a guardare e soccombere perché vuole ostinarsi ad aver paura e non reagire mai, come se non ne avesse la forza.
Gli USA nel frattempo lavorano da anni affinché l'Iran passi per il Paese cattivo, di questo passo a breve ci ritroveremo tutti coinvolti in una guerra mondiale non nostra.
Continuiamo pure imperterriti a far finta di nulla, a non dire agli americani che sono gli ultimi a potersi ergere a paladini di ciò che è bene o male, poiché essi sono stati gli unici ad usare l'atomica.
Trovate sia opportuno delegare loro per tale responsabilità? In un mondo normale sarebbero messi in un angolo ed in guardia dal pronunciarsi su tali giudizi.
Già dimenticavo, non viviamo in un mondo normale...
Che strani i padri costituenti, hanno esiliato il re ed i figli maschi, ma per i figli di Mussolini nessun problema. Anche allora decisero gli americani e chi ne ha pagato le conseguenze siamo stati noi. Ma che importanza ha?
Da anni sopportiamo la visione, l'ignoranza e la volgarità di una "donna" cui è permesso continuamente commettere il reato di apologia del fascismo solo perché è la nipote di un criminale, un pagliaccio, un vile, un verme.
Questo mignottone rappresenta perfettamente la cultura e la realtà del nostro Paese.
Così come oggi le foibe sono paragonate ai milioni di morti vittime del nazi-fascismo.
Se potessimo chiedere a tutti i patrioti che hanno perso la vita per liberare il proprio Paese, il proprio popolo, sarebbero convinti che il loro sacrificio ne sia valsa la pena?
Non ai posteri, ma a Dio l'ardua sentenza.
Renato Brunetta:
Ma dal fronte del centrodestra a rinfocolare le polemiche arrivano le parole dell'ex ministro Renato Brunetta: «Credo che Berlusconi abbia detto quello che la maggioranza degli italiani pensano su Benito Mussolini. Credo che gli italiani si riconoscano nelle parole di Berlusconi in questo senso: premettendo che è stata una dittatura, che ha negato le libertà va detto che il fascismo ha prodotto welfare senza democrazia, esattamente come avvenuto in Unione sovietica»
Chi tra gli italiani oggi è in grado di giudicare l'operato di Mussolini? Solo le persone nate sino al 1920, quante ce ne sono?
Ritengo che Brunetta abbia perso un'altra occasione per tentare di fare bella figura, tacere.
Inoltre credo sia necessario sfatare una volta per tutte questo falso mito del dittatore che ha fatto molte cose buone.
Il fascismo è durato un ventennio, l'Italia veniva dalla prima guerra mondiale era tutto da ricostruire, come pensare che menti eccelse come ce ne erano in abbondanza in quel periodo, attraverso la democrazia non avrebbero fatto molto di più, senza privare tutti della libertà?
E' ora di dire basta alle menzogne e pensare a come facciano ancora molti italiani, soprattutto i giovani ad inneggiare a qualcosa che non hanno vissuto.
Forse se negli anni a venire, arrivando ad oggi, avessimo avuto persone perbene a fare l'Italia, il Paese sarebbe molto diverso e saprebbe riconoscere i valori sani da quelli attuali.
L'ospedale di satana
L'ospedale del Papa intitolato ad Agostino Gemelli, egli era fascista, ha firmato a favore delle leggi razziali, ha mandato in manicomio all'etˆ di 16 anni la Beata Natuzza Evolo, affermava che Padre Pio oggi Santo, fosse un pazzo, eppure il Vaticano mantiene il nome di quel diavolo vestito da prete e la gente non ne sa nulla.
La dignità non ha più alcun valore.....
Napolitano il marcio, sarà felice di aver firmato in un istante la grazia a Sallusti il quale con grande coraggio l'ha accettata "suo malgrado", ma leggerà con noia e disgusto questa lettera, perché nasconde attraverso l'umiltà, l'orgoglio di una madre, una donna in grado di dargli lezioni di dignità, quella dignità che egli non ha mai conosciuto e che turba gli animi crudeli.
Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri
Caro Presidente,
Mi chiamo Patrizia Moretti. Lei non mi può conoscere ma il suo ministro degli Interni mi conosce eccome! Io ho il grande torto, la grandissima colpa di avere avuto un Figlio, appena maggiorenne, incensurato ucciso da 4 agenti di polizia di Stato.
Ecco io ho la grande colpa di essere la madre di Federico Aldrovandi, morto a Ferrara mentre chiedeva e supplicava aiuto a 4 agenti di polizia che con ferocia disumana si stavano accanendo su di lui, inerme a terra. Io ho questa colpa.
E' per questo motivo che il PM di turno ha lasciato solo il mio ragazzo, cadavere, sull'asfalto di via Ippodromo, non degnandosi di intervenire per rendergli giustizia.
E' per questo motivo che le prime indagini di quella terribile mattina sono state lasciate in mano ai colleghi di quegli agenti.
E' per questo motivo che poi, alcuni di loro, sono stati a loro volta processati e condannati per i depistaggi compiuti proprio in quelle ore, rendendo così particolarmente difficile e doloroso il percorso della giustizia per fare verità.
E' per questo motivo che se non fosse stato per me ed il mio avvocato mai si sarebbe potuta conoscere la verità sulla morte di mio Figlio. Io sono colpevole di questo.
Sono responsabile della condanna di Enzo Pontani, Luca Pollastri, Paolo Forlani, Monica Segatto a tre anni e sei mesi di reclusione. Questa è la mia colpa.
Allora, presidente, lo Stato deve fare qualcosa! Deve intervenire per rimediare a questa Giustizia!
Occorre restituire dignità al PM che ha sbagliato terribilmente quella mattina promuovendola ad un prestigioso incarico romano.
Ma non basta! Bisogna anche processare la madre di colui che dal procuratore capo di Ferrara venne definito "un povero disgraziato", per aver osato criticare quella PM nello stesso modo con il quale lo avevano già fatto i Giudici.
Ma non Basta! Occorre risolvere il problema del lavoro e della libertà di quei quattro poveri poliziotti che in fin dei conti cosa poi avevano fatto di così male.
Allora le chiedo, Presidente un ultimo sforzo: Faccia in modo che i due ministeri interessati (Giustizia e Interni) agiscano di concerto ed in sintonia!
Faccia sì che appena il tribunale di Sorveglianza giustamente concede a quei condannati ogni beneficio alternativo alla galera, la commissione interna di disciplina li sospenda immediatamente per tutta la durata e non oltre della pena, onde evitare assolutamente che possano perdere il loro sacrosanto posto di lavoro.
Quando terminerà con la mia condanna, il processo contro di me, allora potremmo finalmente dire che Giustizia sarà fatta.
Federico Aldrovandi non sarà mai esistito.
Grazie Presidente! Confido in lei.
Patrizia Moretti
Il paradosso
Alla fine della seconda guerra mondiale i perseguitati hanno iniziato una nuova vita, molto diversa dalla precedente.
La Russia è divenuta una delle due potenze mondiali invadendo mezza Europa e per quasi 50 anni ha fatto nascere i gulag, ucciso milioni di persone ed ha tolto alle altre la dignità.
Gli Stati Uniti hanno invaso l'altra metà dell'Europa, mascherandola con una finta democrazia, compiendo da allora stragi e "golpe democratici", in Sudamerica i colpi di stato sono stati militari con migliaia di morti e sto tralasciando le bombe atomiche che hanno colpito il Giappone.
E' nato lo stato di Israele ed è scomparsa la Palestina che stava lì da migliaia di anni. Gli israeliani sono forse il potere più forte al mondo, attraverso decenni di crudeltà hanno fatto sparire un Paese, la Palestina ed ucciso, invaso per 20 anni il Libano e sono pronti a dichiarare guerra al mondo intero.
Per ultimi i Rom, una volta erano davvero nomadi, oggi hanno invaso tutti gli stati, si nutrono di furti e sfruttamento minorile, ma tutto gli è concesso ancora in funzione di quanto hanno subito durante la guerra.
Ricordiamo per sempre i 6 milioni di vittime e martiri del nazismo e del fascismo, ma pensiamo anche che hanno perso la vita attraverso la mano del diavolo e che nel lasciarci questa orrenda memoria, sono sicuro immaginassero alla fine di quanto accaduto certamente un mondo diverso da quello che oggi è considerato democratico.
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