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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di M. Cazora  01/07/2013, in Parole senza deferenza (861 letture)
Basta coi luoghi comuni: Basta con questi luoghi comuni senza senso, chi legifera onora il Paese ma ha un compito importantissimo, difficilissimo, che in pochissimi sono in grado di fare! Non è che se al Parlamento siedono cretini, quell'istituzione non ha più alcun valore. Con questo ragionamento, chi lavora in un Ministero lavora per il Paese, grazie al Paese ed allora in proporzione deve guadagnare 300€ al mese, poi la spesa gliela fai tu. Con quale criterio 3000€ sono congrui? Il medico ha una missione , deve farlo gratis, ma c'è chi guadagna milioni di euro e così via. Un'istituzione vale per ciò che rappresenta non per le persone che la occupano. Mandate via tutti i cialtroni e strapagate gente che segna il cambiamento del futuro della gente! Ma in Italia ci piace tanto buttare l'acqua sporca col bambino dentro, perché non sappiamo né dire, né fare altro. Però quando si tratta del lavoro di un cittadino, come sono tutti pronti a scioperare perché vogliono guadagnare sempre di più.Perchè un manager pubblico può guadagnare milioni di euro e va tutto bene? Il Sindaco di una città come Roma che amministra 3 milioni di persone ed un patrimonio incalcolalabile, quante responsabilità ha, quanto dovrebbe guadagnare in proporzione? Già è un politico, quindi nulla. Ormai ingannati dalle vostre stesse responsabilità da cittadini complici avete scelto un bersaglio facile, così quando guadagneranno i parlamentari 3000€ al mese, saranno di colpo tutti più capaci e voi felici e contenti.
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Di M. Cazora  16/07/2013, in Parole senza deferenza (996 letture)
Pensate la furbizia di questo Paese, ha un debito di 80 miliardi di€ nei confronti delle imprese. Se lo Stato fosse un'azienda, i suoi creditori lo dichiarerebbero insolvente davanti ad un giudice civile, il quale ne dichiarerebbe il fallimento, in un caso come il nostro il reato diverrebbe addirittura penale: bancarotta fraudolenta. Ma, perché c'è un ma e c'è solo qui, il bancarottiere riesce a far fallire i creditori, straordinario. L'Argentina quando non poté più pagare i propri titoli di stato fallì, perché non era più in grado di rispettare i propri debiti, in Italia no, tutto è diverso, ciò nonostante il risultato rimane lo stesso, possono rovinare la brava gente, ma sempre fallito resta lo stato italiano, attendiamo fiduciosi il curatore fallimentare.
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Di M. Cazora  18/07/2013, in Parole senza deferenza (891 letture)
Strage di Viareggio, tutti a giudizio i 33 imputati. Anche l’ad di Fs Moretti Questa mattina i familiari delle vittime sono arrivati in corteo, portando striscioni con le foto delle vittime e con la richiesta di "verità, giustizia, sicurezza per Viareggio". I reati contestati dalla Procura sono disastro ferroviario colposo, incendio colposo e omicidio e lesioni colpose plurime. Io chiedo alla Magistratura, occorrono addirittura 4 anni per le indagini ed i rinvii a giudizio? Negli anni sono occorse manifestazioni di diverso genere per sollecitare la Procura. Sono morte 32 persone, tra cui diversi bambini. Magistrati tutti, fate schifo quanto e peggio della politica, ma tutti vi osannano, c'è più corruzione nella Magistratura italiana che in Colombia, ma voi rimanete sempre immuni, perché come tutte le corporazioni di questo Paese, non badate a rendervi credibili ed efficienti, ma solo a coprirvi l'un l'altro! Non esiste nessuno dei tre Poteri dello Stato che sia credibile ed onesto, ma vi vantate di essere una delle più grandi potenze mondiali, con l'ipocrisia non è che l'Italia come per incanto diventa perfetta. Continuate a divorarla, alla fine rimarrà solo una lisca e ci farete ben poco. Non solo non siete lungimiranti, siete anche stupidi ed ingordi. E pensare che esiste ancora gente capace di chiamare questa terra lurida, per tutti i peccati che ha dovuto vedere, capace di chiamarla ancora il Belpaese, costoro pensano di fare il bene continuando a credere in un Paese che non c'è, ma non sanno che si rendono ancora più complici di chi il male lo fa e ne è consapevole.
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Di M. Cazora  23/07/2013, in Parole senza deferenza (866 letture)
E' nato il royal baby e tutto il mondo non fa altro che parlare di lui, pensate a quante percentuali potesse avere di nascere in una famiglia reale, una su quanti miliardi? A proposito, oggi in Africa sono morti di FAME migliaia di bambini, ma di loro non parla mai nessuno, non fanno notizia, per l' "umanità" è un fatto normale, routine, storie di tutti i giorni. Siamo proprio sicuri che sia stato Dio a crearci così o forse ci abbiamo messo del nostro? La nascita verrà ricordata come l'evento del 2013, milioni di bambini moriranno nello stesso anno, ma non saranno ormai più un'evento. Per chi ha distrutto l'umanità, l'obiettivo è andato a buon fine, per la gente conta più una nascita ( che non è quella del Nuovo Messia) che milioni di bambini morti nel più crudele ed omertoso silenzio che la storia abbia mai raccontato in milioni di anni!
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Desidero raccontarvi un episodio accadutomi su Facebook alcuni mesi fa. Una mia amica postava un articolo di Sechi definendolo straordinario, il pezzo era di una banalitˆ imbarazzante per un Direttore di un quotidiano, l'avrebbe saputo descrivere meglio qualunque giovane alle prime armi, era il solito banale riassunto di una situazione politica molto chiara anche ai bambini, ma per la prima volta, molto curiosamente il buon Sechi accennava con garbate accuse alla figura di Silvio Berlusconi. A quella vista esclamavo come come commento: Ò Sechi noÓ, la mia amica mi chiedeva il perch di quel commento e spiegavo che quando un uomo dopo aver difeso da sempre un delinquente, ne prende le distanze perch in difficoltˆ, mi fornisce un'ulteriore dimostrazione di cosa sia capace l'essere umano pur di salvaguardare i propri interessi. A quel punto rispondeva piccato lo stesso ÒgiornalistaÓ dicendo che mi vedeva come coloro che avrebbero fucilato tutti quelli che dimostravano intelligenza nel cambiare idea. Rispondevo all'accusa ponendogli domande precise, ma ecco che come per incanto, il coraggioso signore non sapendo cosa rispondere, faceva intervenire in sua difesa la sua amica, la quale giurava sulla serietˆ della persona e che nessuno come lui erano degni di tanta stima. Inutile dirvi che di fronte a cotanta bassezza, toglievo immediatamente il disturbo. Un aspetto di costume, ma che denota la grande cultura del Sechi, che non conosceva neanche il mio cognome e quindi con chi stesse parlando, posso assicurarvi che pochi giornalisti anche abbastanza giovani non conoscono il mio cognome e cosa esso abbia significato nella storia dell'Italia repubblicana, ma non tutti hanno studiato, egli arrivato alla direzione de Il Tempo non si sa bene con quali credenziali e meriti, rimane il fatto che durante tutto il periodo in cui ha diretto il quotidiano, questo ha perso ogni anno sempre pi lettori. Eravamo quasi a ridosso delle elezioni politiche ed ecco che all'improvviso, quanto accaduto in quei post era presto chiarito. Il mega direttore, grandissimo giornalista, rinunciava alla sua professione, lasciando un vuoto incolmabile nel giornalismo italiano, perche veniva messo come capolista in Senato nella sua regione, la Sardegna, con la lista Monti. L'uomo deciso a diventar parlamentare, quasi sparisce dagli schermi televisivi, certo di una elezione che sembra il giusto premio a tanta dedizione perpetrata negli anni nei confronti di Silvio Berlusconi e del PdL. Ahim non tutte le ciambelle riescono col buco ed il povero Sechi viene con grande sorpresa e disperazione dello stesso, trombato. Non elettto, non pi direttore il Sechi sparisce nel nulla e molto probabilmente chiede a Monti di essere ripagato per quel danno da lui stesso procurato, Monti non il solito politico, non ci sente bene quando a parlare sono tristi figuri che pletorano e cos“ l'idillio appena nato destinato a morire tra le lacrime degli spettatori. Ma ecco che a distanza di alcuni mesi, come se nulla fosse avvenuto, il buon Sechi torna prepotente in televisione ed indovinate a far cosa? Strano ma vero, causa la sua immisurabile intelligenza, riesce a rivedere nuovamente il proprio pensiero e torna sui suoi passi, qual' la strategia migliore per tornare a mangiare, tornare da chi lo aveva sempre capito ed aiutato. Bene, ce lo troviamo nuovamente a difendere con la solita strafottenza che lo contraddistingue, il condannato Silvio Berlusconi. Beato chi sa rivedere le proprie opinioni quando sbaglia, beato chi conosce il significato della parola coerenza e beato chi sa qual' la differenza tra un uomo perbene ed un voltagabbana degno del massimo disprezzo.
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S“ lo so, i tempi cambiano, non si deve guardare sempre al passato, ma piuttosto al futuro. Il futuro l'espressione dell'attualitˆ, della modernitˆ, del cambiamento culturale, pi gli anni passano e pi l'umanitˆ progredisce, matura e porta innovazione. S“ tutto questo lo so, ma quando ascolto la musica, quando ripenso in questo caso a "Senza rete", mi accorgo di qualcosa che a mio parere andato storto nel corso dei decenni. La musica era melodia e non rumore, le scenografie erano essenziali ma eleganti, senza pailettes e saltimbanchi, i presentatoti erano personaggi di un livello inarrivabile. Perch da allora non possiamo paragonare nessuno al mondo culturale di allora? Scrittori e pensatori come Moravia e Pasolini, registi come De Sica, Risi, Petri, Monicelli, attori come i famosi mostri, teatrali straordinari a frotte, musica come Modugno, Tenco? Pensiero, scrittura, cinema, teatro, televisione, musica, arte, ricordi, memorie e testamenti unici. E' accaduto qualcosa di agghiacciante nel nostro modernizzarci, abbiamo perso il culto del bello e quando lo si perde l'animo si inaridisce si imbarbarisce semplicemente perch non lo conosce, non sa cosa sia. Quando generazioni perdono il gusto del bello sono segnate per sempre e la tragedia che erediteranno coloro che verrano sarˆ irreparabile, la speranza di un mondo igliore non passerˆ pi attraverso la crescita dello spirito, piuttosto sarˆ destinata a crere ulteriori bruttezze. Grazie a chi ha reso possibile un tale dramma arricchendosi ed impoverendo intanto le menti che abitano il mondo.
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Il 01/01/2002 è una data che ricorda un evento storico per l'Europa, ma anche per il mondo intero, entra in vigore la moneta unica europea, la sua straordinarietà renderà l'euro assieme al dollaro statunitense, le due uniche monete riconosciute e spendibili senza cambio in ogni parte del mondo. Il progetto europeo è un progetto grandioso, ha nelle sue intenzioni e programmi, quello di non creare solo una moneta che renda l'economia più forte e ben riconoscibile, ma bensì nel corso del tempo, dopo un evidente passaggio di assestamento, l'obiettivo di ritrovarsi da lì a distanza di alcuni anni, sotto lo stesso tetto, tutti i Paesi europei, non solo accomunati da una valuta unica ma soprattutto dall'idea di realizzare un sogno straordinario: gli Stati Uniti d'Europa. Il sogno è molto ambizioso, ma l' euro diventa una immediata realtà. Gli scenari politici, economici, finanziari vengono rivoluzionati, tutto è stravolto, non solo per i cittadini di ogni nazione, ma soprattutto per quel resto del mondo che si era misurato da decenni solo con una moneta internazionale. Sta per immettersi sul mercato mondiale, che poi chiameremo globalizzazione, un flusso nuovo di energia monetaria che andrà a misurasi con le più grandi potenze del mondo. Il 01/01/2002 inizia un nuovo mondo che segnerà sino ad oggi, le sorti di decine di nazioni e milioni di persone. Facciamo ora un passo indietro, così come in alcuni film, quando si decide nella sceneggiatura di cominciare dalla fine, per tornare immediatamente all'origine della storia. 11/09/2001, la data. Quel giorno marchierà per sempre ogni essere umano e non solo gli USA. L'abbattimento delle torri gemelle, oltre ai morti del Pentagono ed a quelli dell'aereo schiantato, ad opera di Al Qaeda, mostrano apparentemente al mondo intero il crollo di una certezza, la più grande potenza mondiale viene colpita e viene colpita proprio in casa sua, ciò non accadeva dalla seconda guerra mondiale attraverso la disfatta di Pearl Harbor ad opera dei Giapponesi. L'umanità intera resta sbigottita e terrorizzata di fronte a tale evento e per la prima volta viene a conoscenza di una fantomatica organizzazione fondamentalista islamica di cui non aveva mai sentito parlare, ma che ha a capo un personaggio a quanto pare molto noto agli USA, Bin Laden. Quel nome diventerà per molti anni l'incubo del mondo occidentale. Conosciamo tutti l'immediata reazione degli Stati Uniti che decidono immediatamente di attaccare ed invadere l' Afghanistan perchè lì si ritiene possa trovarsi la più grande base operativa terroristica ed il suo capo. Gli americani mettono in mostra tutta loro potenza militare e dopo l'invasione inizia la caccia spietata ad una nuova Primula Rossa. Sempre come fossimo dentro alla sceneggiatura di un film, non possiamo rappresentare in tempi brevi l'intero libro, così passeremo velocemente a tutti gli eventi successivi, per tornare poi all'inizio, alla scena che ha aperto il film stesso. Abbiamo iniziato con l'Europa per passare a ritroso nel tempo con gli USA e con quest'ultimi continueremo sino a giungere ai giorni nostri. A seguito dell'invasione del Paese nemico che ha attentato alle vite ed all'orgoglio americano, gli statunitensi decidono di attaccare ed invadere anche il Paese vicino e nemico storico, l' Iraq, in entrambi dopo aver destituito da una parte i talebani e dall'altra l'incubo Saddam Hussein uccidendolo decidono che in quei luoghi oramai sia giunto il momento successivo alle invasioni, di esportare la propria democrazia, cercando negli anni di istituire governi provvisori, siamo giunti al 2013, ma in quelle zone ancora si vive militarizzati e la vita non solo non si è trasformata come tutti speravano, piuttosto si continua a morire ogni giorno, poiché si è ancora in guerra ed il fallimento esportato continua ad avere la meglio. Gli anni trascorrono e gli Usa non si accontentano, è necessario accontentare qualunque desiderio sionista e non essendo sufficiente arginare sempre più, pur contro la volontà dell' ONU, il popolo palestinese, si ritiene utile annientare qualunque pericolo possa giungere dai paesi contrari da sempre all'egemonia israeliana, ed ecco che come per incanto nascono quasi contemporaneamente tre rivoluzioni “civili” che vedono protagoniste Tunisia, Libia ed Egitto. Con metodi diversi gli USA, con l'aiuto dei suoi alleati cercano di portare un modello di governo che calmieri la situazione pregressa e possa dare un nuovo volto a questi Paesi, ma fatto più importante, in caso di eventuali conflitti nell'area medio-orientale queste forze sono ormai fuori dai giochi ed incapaci di produrre quello che un tempo sarebbe stato per gli amici israeliani un pericolo concreto. Siamo ai giorni nostri, Tunisia ed Egitto in particolare sembrano essere un fallimento per gli USA, che ritrovano nelle popolazioni reazioni inattese ed un ritorno a quel clima di rivolta che pensavano aver dominato, ma sopraggiunge una questione di maggior importanza ed impellenza la questione Siria. Da circa due anni la Cia ha deciso di infiltrare i propri uomini ed armarli per far cadere anche il regime di Assad, ma la cosa è molto più complicata del previsto, non è la prima volta che gli americani sbagliano strategia e si trovano a confrontarsi con realtà molto più complesse di come le avevano considerate. Non dimentichiamoci che durante la guerra in Libano invasa sia da Israele che dalla Siria, nessuno ne uscirà vincente, anzi, Israele ha certamente meno potere dei siriani in quell'area che sembra terra di tutti e di nessuno ancora oggi. Ecco allora che all'improvviso Mr. Obama si accorge quasi per incanto di quanto da due anni sta accadendo in Siria e non essendo riuscito nel proprio intento, dichiara quasi come un fulmine a ciel sereno di voler bombardare quel Paese che sembra essere diventato da una parte un nuovo bisogno di bontà, un trasporto mai riscontrato prima negli USA nei confronti dei diritti umani e dall'altra una necessità inequivocabile di togliere di mezzo quello che secondo le dichiarazioni statunitensi è un pericolo per la loro nazione e per le ambasciate americane dislocate nel globo intero. Il mondo intero è contrario ad un intervento militare, anche l' ONU si dichiara contrario, favorevoli per il momento solo i francesi. Perchè tanta voglia di guerra contro tutti e tutto? L'ipotesi per un delitto nasce dal movente ed io proverò ad ipotizzarne uno come già anticipato quattro anni fa. Ripartiamo da dove abbiamo cominciato, l'entrata in vigore dell' euro. Non si giunge alla decisione di stampare una moneta unica europea dalla sera alla mattina, occorrono anni. Ma una moneta può essere solo una novità nel cambio delle valute o può comportare anche dei pericoli per chi da sempre ha detenuto il monopolio mondiale attraverso il dollaro? Ipotizziamo quello che non è stato, tutti i paesi membri dell' Unione Europea riescono negli anni a saldarsi anche dal punto di vista degli scambi economici, commerciali, culturalmente c'è più comunanza di intenti e di interessi. La moneta diventa forte al punto di poter politicamente portare uno stravolgimento ai livelli più alti, da domani il petrolio al barile non viene più quotato solo in dollari ma anche in euro. L'Europa diventa di fatto un vero colosso tanto da poter contrastare economicamente e politicamente gli Stati Uniti. Se tutto ciò fosse andato in porto oggi ci ritroveremmo a parlare di un economia florida al punto da poter competere con qualunque paese al mondo. E' questo un pericolo che l' America può correre il rischio di sopportare e contrastare? Difficile a dirsi, ma vi è una certezza, il nuovo peso europeo avrebbe pesato sicuramente troppo sul piatto della bilancia dell'economia e della politica mondiale. Ciò detto gli USA ed Israele ragionano secondo quelli che sono sempre stati i loro canoni, quelli che gli hanno permesso di divenire i padroni incontrastati del mondo ed ecco che l'ingegno porta ad una soluzione, è dolorosa ma è la soluzione. Il 11/09/2001 con un attentato senza precedenti e con una scenografia degna del migliore Hollywood pone l'attenzione mondiale su quanto subito dal popolo americano e su quelle migliaia di poveri innocenti. Inutile dire che anche se ci troviamo nell'era di internet ed è facile scoprire le menzogne del governo americano, essi si ostinano attraverso prove impossibili ed inimmaginabili a giustificare la veridicità di quanto subito da forze nemiche. Il disegno ha inizio, quale modo migliore per annientare l'imminente potenziale sciagura di un' Europa unita? Qual'è la maggior forma di potere che un uomo o uno Stato possa desiderare? Il controllo. Da quel momento e per diversi anni l'attenzione di Stati Uniti ed Europa come sua alleata, sarà costretta ad occuparsi unicamente dei desiderata americani, questo porterà nei Paesi dell'Unione Europea contrasti di diverso tipo riguardo il loro impiego di forze militari da impiegare in base alle richieste dei nostri “amici” americani. Con il passare degli anni il tanto agognato sogno europeo è divenuto una chimera, tutti coinvolti ed alle prese con le questioni internazionali non si sono più potuti concentrare su quello che era il progetto iniziale, così quell'unità che avrebbe reso forte una nuova realtà ha fatto come i gamberi, è ritornata indietro di anni, invece di sentirsi potente e finalmente indipendente dal sovrano americano è caduta nella trappola impoverendosi e dividendosi, senza fare però i conti con meccanismo che ormai era avviato mentre il processo produttivo regrediva. Per paragonarci ad oggi è come se gli americani avessero investito in tempo su nuove tecnologie e l'Europa no, quello che rende forte la Germania rispetto a tutti i suoi concorrenti amici europei è stata proprio questa scelta, questo investimento. Ecco che accorgersi troppo tardi della fatidica tragedia del fallimento economico finanziario, oltre che umano ha portato alla situazione dei giorni nostri. Inesorabilmente gli autori del piano messo in atto il 11/09/2001 hanno raggiunto il loro obiettivo. Ma non si accontentano, sono troppo golosi e così col paventato, ma credo comunque certo attacco alla Siria termineranno il loro compito, proprio mentre i paesi europei stanno cercando di ridarsi un ordine e trovare una via di uscita che comunque non esiste a meno di un cambio radicale di rotta. Ci troveremmo di fronte ad uno scenario nuovo ed ancora più inquietante, la divisione e le direttive diverse di fronte ad un atto di guerra tanto grave da non poterne misurare i confini, potrebbe portare al definitivo discioglimento di quel progetto che per tutti all'inizio era sembrato un sogno nuovo e futuristico che tanto avrebbe potuto contribuire alla crescita del mondo intero, non solo dal punto di vista delle opportunità economiche e lavorative, dando maggiore dignità all'uomo, ma che forse avrebbe cominciato a costruire quella pacificazione del mondo di cui tanto avremmo bisogno. I responsabili di tutto ciò non verrano mai processati e condannati per questo grande inganno, ma se questa volta non si fermeranno forse per loro potrebbe arrivare in anticipo il giorno del Giudizio.
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Desidero chiarire una volta per tutte (anche se non mi riesce mai) che nessuna personalità italiana è capace o in grado di determinare nessuna strategia in Italia, ciò vale anche per Licio Gelli, così come è valso per Andreotti o altri. Qualunque nome si faccia, anche se apparentemente potentissimo, nel nostro paese, altro non può essere che una sorta di tramite tra la politica americana, israeliana, della Cia piuttosto che del Mossad ed i governi italiani che si sono succeduti dalla nascita della repubblica in poi. Nel caso specifico, Gelli viene molto tempo dopo altri personaggi che hanno avuto un potere infinito. Cominciamo da quello che è considerato da sempre il più grande statista italiano di sempre, Alcide De Gasperi, egli è stato il primo politico a portare sin da subito l'Italia alla rovina, ma all'epoca non potevamo accorgercene. Ricordiamo tutti la famosa foto di De Gasperi negli Stati Uniti con l'assegno di aiuto da parte degli americani nella sua mano, bene, aveva venduto il nostro Paese, il nostro popolo e la nostra storia per un piatto di lenticchie. Ci fu quello che avrebbe potuto essere un grande statista, che provò a fermare le scelte di De Gasperi, si chiamava Dossetti, il quale attraverso i suoi modi religiosamente laici fu sconfitto quando all'interno della D.C. provò a contrastare l'ingresso dell'Italia nella NATO, poiché in modo assai lungimirante vedeva quel passo come una perdita di identità e la voglia di schierarsi che ci avrebbe portato alla rovina. A volte per capire fino in fondo la reale lungimiranza occorrono decenni. De Gasperi inoltre ha una gravissima colpa e non a caso, quella di aver "creato Giulio Andreotti, lo porta al governo che era ancora un bambino, ma badate bene, non perché capace di intravedere in quel giovane doti notevolissime, il motivo fu un altro, Andreotti a partire dal 1945 diventa segretario particolare di padre Felix Morlion, un domenicano belga fondatore della Pro Deo, il servizio segreto dei cattolici europei. La storia di Padre Morlion dovrebbe essere approfondita con grande scrupolo, curiosamente in tutta la sua vita Andreotti non ha mai voluto rilasciare interviste su questa figura molto vicina alla Cia. Come potete osservare le stranezze del nostro Paese hanno radici lontane e quello che osserviamo oggi non sono altro che i rami cresciuti su un albero divenuto una quercia inestirpabile. La gente oggi parla molto di politica, da circa 20 anni si sentono tutti grandi intenditori, ma non conoscono il passato, non conoscono nulla e pensano convintamente, pigramente e presuntuosamente che non gli serva a nulla, poiché sanno già tutto. Se la storia di questo Paese non cambia non è per colpa di qualcuno in particolare, lo stesso Gelli è una figura di passaggio, un passaggio certamente longevo, ma incapace di determinare le sorti di qualcosa, quando si conosce la storia e si conoscono i personaggi è facile fare previsioni, ma sono in pochissimi a detenere questo patrimonio. Se non si sradica la quercia, l'Italia sarà per sempre attraversata da loschi e disponibili figuri pronti ad eseguire gli ordini del più forte, che da sempre in piena autonomia decide il nostro futuro.
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DUE FERMATI - Le forze dell’ordine hanno dovuto procedere con una carica di alleggerimento: fermati e denunciati due militanti di estrema destra cui sono contestati i reati di lancio di oggetti atti ad offendere, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Ma il reato di apologia del fascismo, soprattutto in una giornata come questa lo hanno tolto dal codice? Il Pubblico Ministero non ravvede davvero nulla? E venitemi a raccontare ancora che questo è un Paese democratico che si regge sui valori della Resistenza. Dal dopoguerra ad oggi questo ha continuato ad essere un Paese con protagonisti in tutti i campi di estrazione fascista, perché così da sempre hanno desiderato gli americani. Credo che la riprova più attuale la rappresenti in tutta la sua essenza (non sto qui a ricordare i molteplici atti che lo dimostrano) il nostro non più amato Napolitano. Come si può dare speranza ad un popolo quando si insultano milioni di vittime che hanno permesso all'Italia di divenire una "Repubblica"? Chi ci crede ancora se ne deve assumere le responsabilità per se stesso e per i propri figli. Dio non punisce solo gli assassini, ma anche i vili e gli ignavi. L'apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente "Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione") La legge n. 645/1952 sanziona chiunque faccia per la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. È vietata perciò la ricostruzione del PNF e del Partito dei Nazionalsocialisti (ovvero quello Nazista). Ogni tipo di apologia è denunciabile con un arresto dai 18 mesi ai 4 anni. La norma prevede sanzioni detentive per i colpevoli del reato di apologia, più severe se il fatto riguarda idee o metodi razzisti o se è commesso con il mezzo della stampa[1]. La pena detentiva è accompagnata dalla pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici.
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Come spiegare cosa se ne è andato via con Gigi Magni, personalmente l'ho amato in modo viscerale. L'unico regista italiano capace di girare film in costume, pezzi di storia vera e capaci di trasmetterci l'essenza del romano dell'epoca, poiché tutto girava attorno al potere temporale. Nei suoi film c'è il sarcasmo, il sincero cinismo del romanesco, lingua ormai dimenticata e sovrastata dal romanaccio del mondo coatto della Roma di oggi che è divenuta ahimè la forma di espressione non solo del parlato, ma soprattutto dell'essere romani, tranne pochi esclusi. Il romanesco come forma espressa soprattutto attraverso la perfezione e la meraviglia artistica di Nino Manfredi, rappresentavano la capacità di sintesi più profonda che mai altro dialetto sia stato in grado di donare, l'astuzia sottile, le parole sempre ficcanti e capaci di esprimere i pensieri più veri, crudi, profondi, semplicemente essenziali e taglienti come una lama sottilissima quasi invisibile, ma capace di farsi sentire lasciando segni indelebili. Gigi Magni rappresenta tutto questo e molto di più, l'ultimo vero romano de Roma, di una Roma che è stata così fino alla fine degli anni '60, l'ultimo testimone e narratore di un cinema unico nel suo genere, un signore verace come non ne esistono più. Grazie alla sua eredità però potremo noi nostalgici di quel mondo, riviverlo guardando sempre con gioia ogni sua opera. Grazie Maestro!
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